Legamento crociato rotto, quando la chirurgia non è un opzione
Una volta avvenuta la lesione al legamento crociato craniale o LCC ne consegue una instabilità dell’articolazione del ginocchio.
Ciò provoca zoppia cronica e progressiva, predisposizione a lesioni del menisco e, infine, alla formazione di osteoartrite.
Indipendentemente dall’approccio terapeutico prescelto, ci saranno comunque delle modificazioni in senso artrosico dell’articolazione del ginocchio dopo la rottura del LCC.
La chirurgia rimarrà sempre l’opzione migliore per la stabilizzazione del ginocchio e per ridurre al minimo la progressione dell’osteoartrosi.
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Quando la chirurgia non è un’opzione
Sebbene ci siano numerose opzioni per la gestione chirurgica del tuo cane, questa non è sempre fattibile.
Le possibili ragioni per ritardare la procedura o scegliere altre vie possono essere:
- età
- peso eccessivo o un inadeguato stato di forma fisica (atrofia muscolare)
- problemi correlati alla razza
- cattive condizioni di salute
- fattori/problemi concomitanti
- vincoli finanziari o convinzioni dei proprietari
- il paziente risulta avere un appropriato stato funzionale nonostante si sia leso il legamento crociato
Questo sottoinsieme di pazienti merita la possibilità di tornare ad avere un buon recupero della funzione motoria tanto quanto quelli in grado di sottoporsi ad un intervento e con proprietari disposti e in grado di sostenere l’onere finanziario della chirurgia.
Cosa dice la scienza
Ci sono ampie prove che la terapia riabilitativa effettuata da parte di un medico veterinario qualificato possa accelerare il recupero dall’intervento chirurgico.
Tuttavia, ci sono ancora pochi studi scientifici che suggeriscono che la fisioterapia sia un’alternativa che possa completamente e in maniera affidabile sostituire la chirurgia.
Un sondaggio del 2013, fatto a veterinari britannici per piccoli animali, ha rilevato che la gestione conservativa è ancora ampiamente utilizzata per il trattamento delle rotture del LCC nei cani di peso inferiore a 15 kg.
La gestione conservativa consisteva in antinfiammatori (91,1%), brevi passeggiate al guinzaglio (91,1%),perdita di peso (89%), idroterapia (53,6%), fisioterapia (41,9) e riposo in gabbia (24,2%).
Un altro studio del 2013 ha confrontato l’approccio non chirurgico (fisioterapia, perdita di peso e antinfiammatori) e chirurgico (usando una tecnica chiamata TPLO ) nella gestione di cani in sovrappeso con rottura del LCC.
Hanno riscontrato:
- una % di grasso corporeo diminuito in entrambi i gruppi
- entrambi i gruppi sono migliorati dal punto di vista del movimento secondo i proprietari
- il gruppo di cani che aveva usufruito del trattamento chirurgico presentava un appoggio migliore e maggiore forza (calcolata utilizzando pedane apposite che misurano la quantità e qualità dell’appoggio di un arto a terra)
- i risultati positivi per il gruppo che ha effettuato terapia conservativa sono arrivati ne 47,1% dopo 12 settimane, nel 33,3% dopo 24 settimane e dopo 52 settimane per il 63,6% dei cani
Il trattamento non chirurgico di solito comporta una combinazione di farmaci, fisioterapia riabilitativa, modificazioni dell’esercizio fisico, integratori, perdita di peso e possibilmente utilizzo di tutori/ortesi.
Restrizione dell’attività e antinfiammatori per il trattamento della rottura del legamento crociato
La zoppia associata alla rottura del legamento crociato craniale di solito è altalenante (aumenta e diminuisce a seconda dell’attività svolta e dello stress apportato all’articolazione).
La zoppia generalmente migliora significativamente con la somministrazione di farmaci antinfiammatori.
Soprattutto nei cani di piccola taglia e con rotture parziali, la zoppia può scomparire completamente con questo trattamento, ma di solito rimane un certo grado di zoppia nei cani più grandi.
I tentativi di tornare ai normali livelli di attività saranno spesso limitati dalla progressione dell’artrite.
La combinazione di antidolorifici e riposo non è di per sé una soluzione definitiva perché non porta alla stabilizzazione del ginocchio.
Può però essere appropriata per cani adeguatamente selezionati grazie ad una combinazione di fattori quali taglia molto piccola, stile di vita inattivo, altre lesioni e malattie concomitanti o difficoltà finanziarie.
Fisioterapia riabilitativa per la rottura del legamento crociato
Il trattamento fisioterapico idealmente dovrebbe iniziare pochi giorni dopo l’infortunio, l’intervento chirurgico o dalla diagnosi di rottura del legamento crociato se il paziente è gestito in modo conservativo.
Il trattamento può includere tecniche di terapia manuale come massaggio e mobilizzazione articolare, modalità strumentali come calore e ghiaccio, laserterapia, utrasuonoterapia, diatermia, dry needling (tecnica che utilizza gli aghi da agopuntura) per alleviare il dolore e eventualmente prescrizione di un tutore personalizzato per il ginocchio.
In seguito alla nostra visita fisiatrica specialistica ti verranno forniti consigli sulla gestione appropriata del movimento per garantire che il tuo animale sia sempre in sicurezza.
L’idroterapia svolge un ruolo importante nel programma di riabilitazione per i pazienti con problemi del LCC sia post chirurgici che conservativi.
L’acqua offre il vantaggio di alleggerire il paziente e le sue articolazione dal peso corporeo grazie al galleggiamento così che il lavoro di rinforzo muscolare possa iniziare il prima possibile.
La tonificazione dei muscoli aiuterà a sostenere il ginocchio e ridurre il dolore.
Durante la valutazione iniziale del tuo cane ti verrà fornito anche un programma personalizzato di esercizi da svolgere a casa, in modo che tu possa continuare la terapia su base giornaliera.
Ciò includerà anche uno schema delle restrizioni dell’esercizio in base alla fase di guarigione del tuo animale e al tuo ambiente domestico. Man mano che l’animale progredisce, il programma verrà aggiornato.
Nel complesso, la prognosi è buona.
Per arrivare ad ottenere una normale funzione della zampa la fisioterapia può richiedere da 3 a 6 mesi dopo una chirurgia e fino a 12 mesi per il trattamento conservativo, a seconda della gravità della lesione e del rispetto del programma riabilitativo.
Tutori personalizzati per la rottura del legamento crociato
L’uso di tutori personalizzato del ginocchio è una metodica relativamente nuova per la veterinaria.
Questa è però una possibilità preziosa per alcuni pazienti selezionati e noi personalmente abbiamo trattato alcuni cani con questa opzione, soprattutto se anziani e sedentari.
Il rinforzo e il supporto dati da un tutore sono una soluzione temporanea e quindi non ideale per animali giovani e attivi.
Prevenzione
Come accennato in precedenza, l’obesità e le cattive condizioni fisiche sono fattori di rischio per lo sviluppo di patologie del LCC.
Se il tuo cane è in sovrappeso per prevenire una rottura del legamento crociato, potrebbe essere consigliabile un programma di perdita di peso.
L’attività quotidiana regolare e un corretto sviluppo delle masse muscolari è un’altra componente importante nella prevenzione.
Possono essere somministrati anche integratori per le articolazioni, ma non ci sono dati scientifici validi che dimostrino che prevenga la rottura del legamento crociato.
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